Evoluzione dei sistemi di telecomunicazione passando tra l'Enigma e il Colossus.

 

 

 

Intervento del Gen. Francesco Cremona

 

 

L’intervento del Gen. Cremona è stato una carrellata su quanto l’uomo ha fatto nel corso dei secoli per soddisfare la propria innata voglia di comunicare, arricchito da aneddoti e particolari curiosi che i libri di storia di solito non riportano e che solo un appassionato può conoscere e raccontare con tanta vivacità.

 

Si è partiti dai rudimentali ma efficaci sistemi utilizzati dagli antichi Greci e dai Romani, con una descrizione del telegrafo ottico di Pyrsia, ideato dagli ingegneri alessandrini Klexonos e Dimoklitos nel IV secolo a. C. Funzionava con un codice rappresentato dalla posizione di due fiaccole.

 

Un altro sistema di trasmissione, particolarmente ingegnoso, fu quello usato da Erode Attico nel V secolo a. C., che veicolava un messaggio mediante la posizione di un galleggiante sul quale erano scritte frasi convenzionali, posto in un recipiente pieno d’acqua. I recipienti “trasmittente” e “ricevente”, rigorosamente identici e dotati di rubinetto calibrato che garantiva una uguale portata, erano inizialmente entrambi pieni. Quando si doveva trasmettere un messaggio si “sincronizzava” l’apertura dei rubinetti con segnali convenuti dati con fiaccole, e sempre con tali segnali si indicava il momento in cui il rubinetto andava chiuso. La frase scritta sul galleggiante che in tale momento risultava “a filo” col bordo del recipiente rappresentava il messaggio trasmesso.

 

Un ulteriore sistema che è stato descritto è l’antico telegrafo ottico costituito dalle torri romane di segnalazione, che per mezzo del diverso posizionamento delle fiaccole riuscivano a trasmettere a distanza messaggi di interesse militare, come allarmi o richieste di rinforzi. Una bella rappresentazione di una torre di avvistamento e segnalazione, con tanto di fiaccola accesa, si trova sul bassorilievo alla base della colonna Traiana, il monumento eretto a Roma dall’Imperatore Augusto Traiano per celebrare la conquista della Dacia, nelle cui decorazioni scultoree sono rievocati tutti i momenti salienti di quella espansione territoriale.

 

 

Particolare della Colonna Traiana con evidenza di una torre di avvistamento romana.
Particolare della Colonna Traiana con evidenza di una torre di avvistamento romana.

 

È interessante notare come già con i primi sistemi di trasmissione fossero utilizzati segnali di servizio come il “pronto a ricevere” o la “conferma di ricezione”.

Tralasciando la descrizione dell’evoluzione dei sistemi di trasmissione, che pure è stata oggetto dell’intervento, e arrivando quasi ai giorni nostri, vale la pena soffermarsi sulla parte di esso dedicata alla macchina criptografa Enigma usata dai Tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale e alle vicende di Alan Turing, che guidò il team inglese incaricato di decifrarne i messaggi, e dei problemi legati alla sua sessualità, che alla fine lo portarono a una “strana” morte per avvelenamento. Si parlò infatti di suicidio con una mela avvelenata (“ricordata” nel marchio utilizzato della Apple), ma con ogni probabilità le cose andarono in modo diverso, essendo egli un protagonista “scomodo” di una vicenda che doveva restare coperta dal più alto segreto.

 

 

Alan Touring
Alan Touring

La storia di Turing è infatti indissolubilmente legata al Colossus, la prima macchina elettronica di calcolo a valvole termoioniche, che poteva essere programmata e che permise di decifrare in tempi accettabili i messaggi criptati con la Enigma che i Tedeschi utilizzavano per la corrispondenza militare.

 

Sala istruzione del famoso Colossus
Sala istruzione del famoso Colossus

 

In questo lavoro di decifratura aiutò anche la fortuna: im particolare quando nel maggio del 1941 la Marina Inglese riuscì finalmente a mettere le mani su un apparato Enigma intatto e sul manuale con i codici di cifratura, a seguito della cattura di un sommergibile tedesco durante un suo attacco a un convoglio alleato.

 

 

Macchina Enigma completa nel suo contenitore in legno.
Macchina Enigma completa nel suo contenitore in legno.

 

 

Il manuale dei codici di cifratura aveva infatti una copertina in piombo, per permettere in caso di cattura di sbarazzarsene rapidamente lasciandolo affondare in mare e non farlo così cadere in mano al nemico. In quell’occasione i militari tedeschi non ebbero però la possibilità di disfarsi dei codici, e ciò pesò fortemente sulle sorti del secondo conflitto mondiale.

 

Al Gen. Cremona va sicuramente il merito di averci raccontato, in modo molto più esteso che non come può apparire da questo breve resoconto, tutte queste vicende e aver tenuto alta l’attenzione e la curiosità

dell’auditorio.

 

 

24 dicembre 2013: un addendum

 

Anche se queste cose purtroppo non fanno resuscitare i morti, tuttavia è con soddisfazione che apprendiamo la notizia, datata 24 dicembre 2013 e riportata ad es. dal sito di Repubblica, della “assoluzione reale” postuma, appena concessa dalla Regina Elisabetta d’Inghilterra ad Alan Turing, su richiesta del Ministro della Giustizia britannico Chris Grayling.

 

Turing ebbe una vita due volte sfortunata, pur essendo indiscutibilmente un genio. Fu sfortunato come uomo, perché venne giudicato sulla base dei pregiudizi legati alle sue inclinazioni sessuali e punito finanche con la castrazione chimica, sino a venire indotto al suicidio (sempre che tale davvero sia stato), e fu sfortunato come scienziato, perché i risultati delle sue ricerche vennero secretati in quanto di interesse militare, e non ottenne così i giusti riconoscimenti per essi.

 

Ora finalmente gli è stata resa giustizia, a più di sessanta anni dalla condanna per omosessualità (considerata un “crimine” nel Regno Unito sino al 1967!) e dopo che il centenario della nascita, ricorrente l’anno scorso, non è stato nemmeno celebrato col dovuto risalto perché ancora pesava su di lui questo assurdo marchio di “infamia”.

 

 

Per parte nostra siamo doppiamente grati ad Alan Turing: per il suo contributo in difesa del mondo libero, e per l’aver posto le basi per la realizzazione della moderne macchine di calcolo, entrambe cose che hanno un forte e positivo impatto sulle nostre vite.

 

V.R., IZ0GNY